Le nostre storie, le nostre storie d'amore e le relazioni che abbiamo sono una grande fonte di preoccupazione. Ci sembra di non poter vivere senza amore ma trovarlo e conservarlo è un'impresa molto difficile.
Tutti ci siamo sentiti messi alla prova. Abbiamo provato esperienze deludenti o terribilmente frustranti. Come mai quell'amore che comincia con così tante speranze e promesse, quella relazione piena di condivisione e complicità, quella vicinanza carica di intimità e comprensione alla fine diventa un incubo?
A volte l'amore sembra essere un gioco fantastico che si deteriora in un amaro conflitto di potere, di vendetta o nella più glaciale indifferenza. A volte ci sembra, relazione dopo relazione di ripetere sempre gli stessi schemi.
Abbiamo una voce che ci bisbiglia: “...una volta che avrai trovato la persona giusta i tuoi dolori e la solitudine finiranno, lei ti amerà e comprenderà profondamente colmandoti di sostegno, rispetto e sensibilità”.
Coltiviamo la segreta fantasia che troveremo qualcuno che potrà darci un senso di pienezza, di libertà e sicurezza e che ci libererà, finalmente, dalla paura della solitudine. Questa voce a volte aggiunge: “..non appena c'è un conflitto è tempo di dividersi, i problemi significano che non si è compatibili l'uno con l'altro. Discutere e litigare è una cosa dolorosa e fa perdere energia”.
Un'altra versione della voce dice: “..sei in grado di farcela da solo, accetta il fatto che non c'è nessuno in grado di amarti e capirti. Puoi occuparti dei tuoi bisogni meglio di chiunque altro.... l'amore non farà che deluderti”.
Alcuni di noi, quindi, non vogliono sentirsi vulnerabili e si sentono autosufficienti. Ritengono fondamentalmente di potercela fare da soli e che quando si manifesta un dolore o una paura la responsabilità è di qualcuno o qualcosa altro da noi.
Con questa illusione colpe e problemi sono sempre dell'altra persona o dell'ambiente o della situazione.
Le relazioni umane restano difficili da sostenere fino a quando non decidiamo di confrontarci con il nostro mondo interiore, con i nostri vissuti pieni di emozioni dimenticate. Infatti sono proprio le relazioni significative e intime che vanno a sollecitare e fanno emergere le ferite più profonde e gli schemi di reazione automatici. Sono schemi relazionali e affettivi appresi in una fase precoce della vita e che, incredibilmente, hanno resisitito a tutte le esperienze che abbiamo incontrato nel nostro percorso.
Senza l'attenzione e il contatto col nostro mondo emotivo, senza un lavoro di trasformazione e integrazione delle nostre ferite più antiche le nostre storie d'amore rimarranno un modo per evitare il confronto con la paura, la fragilità, il vuoto.