La Gestalt è una pratica psicoterapeutica che si basa sulla consapevolezza e sulla profonda fede nei processi naturali dell’organismo, i quali sono orientati costantemente verso l’adattamento creativo degli esseri viventi all’interno del loro ambiente.
Obiettivo del lavoro sulla persona è di fare fiorire ciò che essa è realmente, attraverso la scoperta e l’accettazione dei bisogni, facendo spazio a tutte le inclinazioni delle diverse parti e voci interne favorendo la loro integrazione.
In questa direzione lo stato di ben-essere esprime un continuo adattamento creativo tra sé e il mondo. Questo significa aspirare ad una vita ben orientata e soddisfacente non tanto attraverso lo sforzo di “diventare migliori” o di “aggiustare quello che non va”, quanto aprendosi al processo di “diventare ciò che si è”, cioè accettare quello che siamo profondamente. Perché ciò sia possibile è necessario considerare e lasciare esprimere tutti i livelli della persona: istintivo, corporeo, emozionale, cognitivo, spirituale.
La metodologia utilizzata è quella esperenziale, vale a dire creare le condizioni affinché avvenga un “vivere e sperimentare se stessi per imparare”. E’ solo grazie alla libertà di sperimentare che può avvenire una effettiva e profonda riorganizzazione del nostro modo di vedere il mondo. Solo diventando sperimentatori attivi possiamo ritrovare la strada che dalla rigidità e depressione ci riporta all’interesse per la vita, all’espansione, all’eros. E’ una via per appassionarsi a se stessi, alla propria esperienza, alle scoperte che facciamo quando rimaniamo in un contatto profondo e significativo con noi stessi.
Quando facciamo esperienza trasformiamo attivamente i nostri vissuti . È un “fare” che necessita di tutto l’organismo, di tutta la persona e che, quindi integra, riconnette, vivifica, restituisce un senso soggettivo a quello che proviamo.
L’approccio gestaltico permette di superare progressivamente le barriere emozionali al contatto con noi stessi, la principale interferenza alla capacità di vivere in modo pieno e soddisfacente nel presente. Pertanto è indicato nei disturbi d’ansia e di panico, nei momenti in cui abbiamo difficoltà relazionali o legate all’identità.
Diamo spazio al nostro “mondo interiore” utilizzando tutte le tecniche che facilitano il cambiamento e l’espressività: attività corporea, danza, vocalità , meditazione, gioco e drammatizzazione.
L’attenzione è sempre sull’esperienza soggettiva, cioè sulla “qualità di quello che mi succede” attimo dopo attimo. La possibilità di ampliare la consapevolezza permette un ribaltamento dell’ottica in cui la persona si percepisce, liberandola efficacemente da vecchi schemi e da comportamenti auto-limitanti come nei disturbi alimentari o ossessivo-compulsivi.Questo approccio è utile a tutti coloro che desiderano iniziare un processo di cambiamento, di crescita personale, di maggiore consapevolezza attraverso la riscoperta della propria natura e naturalezza. Rappresenta un invito a quanti intendono approfondire la conoscenza degli aspetti interpersonali ed emozionali del vivere e a quanti sono alla ricerca di uno spazio per il proprio disagio.
La ricchezza e la creatività dello stile gestaltico lo rende molto efficace nel lavoro con le coppie e nei gruppi di qualsiasi genere. Un percorso gestaltico personale e in gruppo è indicato anche a coloro che svolgono professioni di aiuto e di formazione come insegnanti, psicologi, educatori, terapeuti, infermieri, medici, operatori olistici.
PER SAPERNE DI PIÙ
La Gestalt Therapy nasce negli anni Quaranta a opera di Fritz Perls che si ispira alla omonima scuola di Psicologia sorta in Germania grazie a Wertheimer, Köhler, Koffka.
Il termine tedesco Gestalt è traducibile con forma-struttura-configurazione, indica che i diversi elementi costituiscono un insieme, un tutto integrato, armonico e significativo.
La terapia della Gestalt ha un approccio fenomenologico e mira, attraverso le sue tecniche, all'acquisizione di una sempre maggiore consapevolezza di quella che è l'esperienza del presente, del qui ed ora, da parte del paziente. Si può definire un approccio umanistico ed olistico che considera l'intera esperienza di vita e guarda a tutti i livelli dell'esperienza: istintivo, corporeo, emozionale, cognitivo, spirituale.
L’obiettivo esplicito di questo approccio è di fare fiorire ciò che la persona è realmente, esaltando la ricerca interiore, l'affrancamento da schemi precostituiti e l'esperienza diretta attraverso sperimentazioni in cui il soggetto è attivo. In netto contrasto con l'idea che ci sia qualcosa di "sbagliato" nell'individuo e che occorra diventare diversi, migliori, la Gestalt mira ad alimentare il processo “diventare ciò che si è”, cioè accettare quello che profondamente siamo.
Perls comprese quanto l'individuo e il suo ambiente siano in continuo scambio e si influenzino continuamente. Si tratta di un unico sistema che si auto-regola e cresce in base ad ogni elemento che ne è parte. In questo senso il disagio psicologico, i sintomi, rappresentano una forma di adattamento creativo, di risposta adattiva all'ambiente che, pur avendo in qualche modo funzionato nel passato, non rappresenta più uno schema utile nel presente.
Differentemente dagli approcci di indirizzo psicanalitico, la Terapia della Gestalt non pone attenzione al "perchè" di un comportamento e all'interpretazione cognitiva del vissuto del paziente, preferendo convogliare l'attenzione al "cosa" e al "come" del processo che in ogni momento coinvolge pensieri, emozioni, immagini, percezioni, azioni dell'individuo. Insomma la relazione terapeutica può essere immaginata come un laboratorio di ricerca in cui il paziente/cliente può sperimentarsi, osservarsi, scoprire, integrare i diversi aspetti che rivelano la sua personalità attraverso la relazione diretta con il terapeuta.
Moltissime delle pratiche e degli esercizi "inventati" da Perls e dai suoi più stretti collaboratori hanno arricchito e ispirato altri approcci terapeutici. La creatività, la centratura e la fiducia nel processo interno caratterizzano la prassi di tutti i terapeuti della Gestalt.