Vedere un bambino soffrire è disarmante. Intuire la vulnerabilità dei ragazzi e il loro disagio può gettare i genitori nello sconforto e nella sensazione di impotenza e di colpa.
In effetti i bambini sono maggiormente vulnerabili alle esperienze dolorose ed hanno un bisogno essenziale di adulti di riferimento che possano proteggerli e accompagnarli.
Le parti del cervello che regolano le nostre emozioni, l’interpretazione di ciò che accade, le modalità di relazionarci con un partner e molto altro ancora si sviluppano durante l’infanzia.
Le esperienze dei primi anni di vita sono davvero importanti. Un periodo particolarmente critico sono i primi 3 anni e sebbene da adulti è molto difficile che conserviamo ricordi di quell’epoca ciò non significa che le ferite non vengano immagazzinate a livello corporeo o emotivo. Non possiamo impedire che i nostri figli soffrano, possano provare tristezza, rabbia, confusione però possiamo fare moltissimo per aiutarli a guarire le ferite, facendo esperienze di espressione e contenimento delle emozioni.
La Play Therapy è un approccio efficace per i bambini dai 3 ai 12 anni così come per gli adolescenti e può essere di aiuto anche nell'età adulta.
Utilizzando il gioco in modo terapeutico, favorendo la creatività e l'espressione libera i bambini trovano soluzioni più sane e adattive, cambiano il modo in cui comprendono il mondo e risolvono le loro preoccupazioni. Anche i problemi più disturbanti possono essere affrontati grazie alla Play Therapy che permette di scoprire soluzioni che in terapia possono essere scoperte, provate, gestite ed incorporate in strategie stabilizzate e di lunga durata.
Quindi a fronte della grande vulnerabilità dei bambini e dei ragazzi esiste una grandissima capacità di recupero quando trovano ascolto, accoglienza e comprensione.
PER SAPERNE DI PIÚ
La Gestalt Play Therapy è un modello terapeutico psicologico di intervento con bambini e adolescenti di grande semplicità, potenza ed efficacia. E' stata sviluppata da Violet Oaklander negli anni '70, è anche un modo di intendere l'infanzia e l'educazione utile a insegnanti, educatori, genitori e a chiunque voglia rendere la crescita delle nuove generazioni più florida, piena e felice.
La terapia si propone di fornire al bambino il sostegno necessario (attraverso l’espressione di sentimenti indicibili) per superare un momento di difficoltà. Si alimenta un modello di dialogo, in cui ciò che conta è stare con le fantasie, i sogni, i movimenti, i desideri e il linguaggio proprio del bambino, per comprendere il significato dei suoi disagi.
Quando nasciamo è evidente quanto il nostro organismo sia perfettamente adeguato per stare al mondo: siamo in pieno contatto con il nostro corpo, congruenti con le nostre emozioni, utilizziamo con pienezza i cinque sensi e acquisiamo informazioni relative a quanto ci circonda, elaborandole a livello di conoscenze. Successivamente, però, accade qualcosa che ostacola il funzionamento dell'organismo perfetto che siamo: traumi, regole imposte, limitazioni, credenze culturali cominciano a imporre un ordine attraverso apprendimenti difficili per il bambino e talvolta anche dolorosi.
La vita allora sembra insegnarci che, per sopravvivere, c’è bisogno di tagliare fuori delle parti del nostro sé perché provocano frustrazione o angoscia. Nel momento in cui perdiamo la capacità di fare contatto completo con noi stessi perdiamo però anche qualcosa del nostro senso di sé.
È necessario, in quest’ottica, permettere al bambino di poter contattare l'energia delle sue emozioni, anche quelle aggressive, così da percepire la propria capacità di autosostegno che è uno dei prerequisiti per l’espressione dei sentimenti. Il bambino può essere aiutato nella comprensione delle emozioni esplicitando i suoi sentimenti, indagando lo stato del proprio corpo e “giocando” con esercizi che lo facilitino nell’esperire senza timore ciò che prova.
Attraverso la Gestalt Play è possibile lavorare con le emozioni relative ai traumi passati, sviluppare competenze nel rapportarsi con le emozioni quotidiane e facilitare il “nutrimento” del Sé. L'approccio della Gestalt Play Therapy aiuta il bambino a diventare capace di nutrire attivamente il Sé attraverso un processo che favorisce l’integrazione e permette la piena e sana espressione di se stessi.
Sono innumerevoli le tecniche utilizzate per dare al bambino esperienze sensoriali, corporee, emozionali, intellettive e verbali. La Gestalt Play è un approccio creativo e offre agli adulti un’infinita gamma di possibilità creative per comprendere i bambini e aiutarli a superare i loro disagi.
Per il bambino il gioco è una cosa seria, ricca di scopi, grazie alla quale si sviluppa mentalmente, fisicamente e socialmente. È una forma di auto-terapia con cui spesso i bambini elaborano le confusioni, le ansie e i conflitti. Il gioco per i bambini ha una funzione vitale: attraverso la sicurezza del gioco può provare i suoi nuovi modi di essere. Quindi il gioco viene ampiamente utilizzato nascondendosi dentro le varie tecniche:
- il disegno
- il collage
- la sabbiera
- creazioni con l’argilla
- le costruzioni
- i pupazzi e le bambole
- esperienze musicali
- recitazione
- esperienze di movimento
- tecniche di rilassamento e meditazione
- esperienze sensoriali di vario tipo.
Gli strumenti di lavoro della Gestalt Play Therapy possono essere applicati a tutte le età, compresi adolescenti ed adulti e utilizzati in ambiti differenti (studio privato, scuola, incontri di gruppo) e possono essere utili anche ad insegnanti, genitori e chiunque sia impegnato in ambito educativo.
È possibile fissare un colloquio per avere maggiori informazioni, per valutare l'intervento e per cominciare un percorso di sostegno al/la bambino/a o al/la ragazzo/a contattando direttamente Patrizia Paolini.